Mi scuserete, se invece di risposte individuali, (che in qualità di "risposte" sul tema non ho, perché se no starei già nella lista, ahimè già troppo lunga, dei detentori della verità) cerco semplicemente insieme a voi, collettivamente, di capire.
Il concetto taoistico cui fa riferimento Terzani è semplice e chiaro: niente esiste -né potrebbe esistere- senza il suo opposto. Di più: niente esiste come entità assoluta, ma ingloba costantemente il seme del suo opposto...pronto a svilupparsi e a ribaltare le predominanze in una dinamica continua e costante, che altro non è che l'essenza della vita nel suo manifestarsi.
E fin qui, concettualmente, ci stiamo tutti, credo. Ed esempi come luce-buio et similia non ci danno problemi, nel darci il polso della "realtà" da com-prendere. Invece cominciamo ad avere molti problemi a capire, e ancor più a com-prendere, l'indissolubilità del bene e del male, ma soprattutto, perché meno concettuale, e 'vissuto sulla nostra pelle', quello tra gioia e dolore. Il dolore, ci è proprio difficile da accettare. Personalmente, nonostante gli sforzi di consapevolezza del e nel presente, continuo ad essere tormentata dal ricordo di quello inflitto alle creature umane e non che più amavo, e dal chiedermi se sono riuscita a fare abbastanza per almeno lenirla...Questo per dire quanto capisca e condivida questa difficoltà.
Quello che penso è che forse anche l'accettazione di questa grande sofferenza sia come il processo di un seme che evolverà...perché saremo noi stessi ad uscirne cambiati.
Al di là di considerazioni di sapore filosofico e quindi un po' astratto, voglio concludere con un esempio molto concreto e da molti vissuto.
Chi ha avuto un animaletto molto amato, quando gli muore, spesso dice "no, no, mai più!". E con (per) la paura di soffrire di nuovo così, chissà quando, si priva intanto della gioia di una nuova vivace vita accanto, e al tempo stesso nega ad altri esseri innocenti la gioia di essere amati e accolti...Il dolore, inevitabile, verrà (sempre che non ce ne andiamo prima noi), ma intanto ci possono essere tanti e tanti giorni di gioia da dare e ricevere...Vi sembra poco?